Il “Mondo Privacy” ha atteso per mesi che il Regolamento europeo (Reg. UE n. 679/2016) divenisse pienamente operativo. Ciò è finalmente accaduto il 25 maggio 2018, ma dopo una grande euforia riscontrata nel periodo immediatamente precedente e nei giorni successivi, ci si è ben presti resi conto che la disciplina è ben lungi dal potersi considerare “stabilizzata”. Nel mese di settembre 2018 è entrata in vigore la versione emendata del Codice in materia di protezione dei dati personali, compatibile con il nuovo quadro europeo, ma ad esso hanno fatto e faranno seguito fondamentali adempimenti da parte del Garante (revisione codici di condotta, autorizzazioni generali, indicazioni di carattere generale, ecc.) e dell’EDPB, il Comitato dei Garanti europei (pareri, interpretazioni ufficiali, ecc.).
In questo “ambiente magmatico” il Centro Studi, da un lato, promuove fra i propri soci percorsi di approfondimento su specifici temi ritenuti di rilievo, con riunioni interne e seminari e convegni, dall’altro, collabora, ove richiesto, all’organizzazione di iniziative di formazione o di sensibilizzazione con i soggetti interessati. Sotto un profilo più ampio, la recente Assemblea generale dell’Associazione ha varato il lancio di alcuni progetti di ricerca i cui primi risultati sono previsti entro la fine dell’anno in corso. Nell’ottica di promuovere e valorizzare gli sforzi degli studiosi più giovani e meritevoli, è stato poi recentemente deliberata la seconda edizione del Premio per la miglior tesi di laurea o di dottorato sul rapporto fra protezione dei dati personali ed innovazione tecnologica.
Inoltre il Centro Studi ha avviato una propria Collana editoriale con Aracne, “Privacy e Innovazione” nella quale vengono pubblicati contributi scientifici selezionati ed approvati da un apposito Comitato.